Stai supportando i narcos senza saperlo: i narcos su TikTok usano emoji e hashtag per reclutare giovani (e perché devi saperlo)
I cartelli messicani non operano più solo per le strade: ora conquistano TikTok. Uno studio del Colegio de México e della Northeastern University rivela come lo facciano, e avverte che questo metodo si sta esportando anche ad altre mafie globali.
Reclutano con un “👍” e una pizza con “ch”
Un ninja sul tuo schermo? Una “ch🍕”? Non è uno scherzo:
- 🥷🏼 rappresenta il sicario “ninja” del CJNG
- ch🍕 (chapizza) evoca i figli di “El Chapo”
- 🐓 simboleggia “El Mencho”, capo del CJNG
#4NG, #MenchoVive, #Chapizza rafforzano il loro messaggio
Con emoji, gerghi e musica di tendenza, i cartelli abbattono barriere generazionali e tecnologiche. Il 47 % dei profili analizzati promuoveva reclutamento diretto; un altro 31 % si dedicava esclusivamente alla propaganda.
Perché funziona? Psicologia dell’identità digitale
I giovani cercano appartenenza. TikTok offre loro identità e “avventura” con un solo swipe. La comunità narco si presenta come un clan esclusivo, con promesse di guadagni rapidi e status elevato. Queste strategie sfruttano:
Curiosità: il proibito attrae più del quotidiano.
Riconoscimento: usare un emoji “segreto” crea complicità.
Gamification: sfide e hashtag che spingono all’azione.
Non è un problema solo messicano: strategia globalizzata
La “formula TikTok” ormai supera i confini nazionali. Altre mafie la stanno copiando:
- MS‑13 usa Instagram per reclutare in Centroamerica e negli USA.
- PCC in Brasile diffonde sticker via WhatsApp per coordinare il narcotraffico.
- ’Ndrangheta in Europa sperimenta YouTube Shorts per arruolare sicari.
Il crimine organizzato digitale dimostra di adattarsi: vive dove sono le sue prede e le incontra in qualsiasi social network.
Cifre che allarmano
Oltre 100 profili attivi in Messico (CJNG, Sinaloa, Noreste) sono stati esaminati.
Il 54 % era legato al CJNG; solo il 5 % al Cartello di Sinaloa e un altro 5 % al Cartello del Noreste.
39 account del CJNG su TikTok sono stati chiusi dopo il caso Teuchitlán, dove giovani scomparsi risposero a “offerte di lavoro” in un ranch.
Come proteggersi (e proteggere i più giovani)
- Individua il codice: impara gli emoji e gli hashtag sospetti.
- Supervisiona senza invadere: parla con i tuoi figli di ciò che vedono online.
- Educa al digitale: promuovi corsi di sicurezza informatica a scuola.
- Segnala e blocca: avvisa piattaforme e autorità in presenza di profili pericolosi.
- Conclusione: la miglior difesa è l’informazione
Il “narco digitale” non è un mito: recluta nel tuo feed. Conoscere il suo “dizionario” di emoji e gerghi è il primo passo per contrastarne l’influenza. Se l’ignoto ti cerca su TikTok, armati di conoscenza e dialogo.
Fonti
Seminario di Violencia y Paz, Colegio de México, Nuevas fronteras en el reclutamiento digital (aprile 2025)
Civic A.I. Lab, Northeastern University, metriche di engagement su TikTok (2025)
Secretaría de Gobernación (Messico), rapporto sul caso Teuchitlán (24 marzo 2025)
